venerdì 5 marzo 2010

E PENSARE

E pensare che basterebbe pochissimo. Basterebbe spostare a stacco la nostra angolazione visiva. Guardare le cose come fosse la prima volta. Lasciare fuori campo tutto il conformismo di cui è permeata la nostra esistenza. Dubitare delle risposte già pronte. Dubitare dei nostri pensieri fermi, sicuri, inamovibili. Dubitare delle nostre convinzioni presuntuose e saccenti. Basterebbe smettere di sentirsi sempre delle brave persone. Smettere di sentirsi vittime delle madri, dei padri, dei figli. Smascherare, smascherare tutto: smascherare l’amore, il riso, il pianto, il cuore, il cervello. Smascherare la nostra falsa coscienza individuale.
Subito. Qui e ora.
Sì, basterebbe pochissimo. Non è poi così difficile. Basterebbe smettere di piagnucolare, criticare, fare il tifo e leggere i giornali. Essere certi solo di ciò che noi viviamo direttamente. Rendersi conto che anche l’uomo più mediocre può diventare geniale se guarda il mondo con i suoi occhi. Basterebbe smascherare qualsiasi falsa partecipazione. Smettere di credere che l’unico obiettivo sia il miglioramento delle nostre condizioni economiche perché la vera posta in gioco... è la nostra vita. Basterebbe smettere di sentirsi vittime del denaro, del lavoro, del destino e persino del potere, perché anche i cattivi governi sono la conseguenza naturale della stupidità degli uomini. Basterebbe rifiutare, rifiutare la libertà di calpestare gli altri, ma anche la finta uguaglianza. Smascherare la nostra bontà isterica. Smascherare la nostra falsa coscienza sociale.
Subito. Qui e ora.
Basterebbe pochissimo. Basterebbe capire che un uomo non può essere veramente vitale se non si sente parte di qualcosa. Basterebbe abbandonare il nostro smisurato bisogno di affermazione, abbandonare anche il nostro appassionato pessimismo e trovare finalmente l’audacia di frequentare il futuro con gioia.
Perché la spinta utopistica non è mai accorata o piangente. La spinta utopistica non ha memoria e non si cura di dolorose attese.
La spinta utopistica è subito. Qui e ora.

7 commenti:

elios ha detto...

certo "basterebbe"...basterebbe pensare, ma quanto poco lo si fa? è molto più semplice e conveniente recitare il ruolo di vittime piuttosto che assumersi le proprie responsabilità...

Psicologia e Salute ha detto...

Ciao!
Abbiamo già in passato fatto uno scambio di link con Il Blog | Attualità | Psicologia

Ti sarei grato se potessi inserire questa nuova risorsa di psicologia: www.latuapsicologia.blogspot.com

Grazie mille
Francesco

Psicologia e Salute ha detto...

Linkato..

Grazie
Francesco

Anonimo ha detto...

Hey, sei tornato?!!!:)

Victoria ha detto...

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lella ha detto...

Ciao Andreaaaaaaa
che piacere risentirti.
Sono veramente contenta nel leggere un tuo post,sempre intenso,sempre così personale.
......la vera posta in gioco... è la nostra vita........
hai proprio ragione!!questa è la cosa più importante ed ogni nostro sacrificio deve avere questo come obiettivo e nient'altro.
Ti chiamo appena posso
un forte abbraccio
Lella

Victoria ha detto...

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